Capalbio

Capalbio è un comune di 4.306 abitanti, è accessibile dal nostro hotel a circa 40 minuti di macchina e il contesto ambientale in cui si trova e l’importanza storico-artistica assunta in epoca rinascimentale, Capalbio è stata anche soprannominata la piccola Atene. Inoltre, il comune è stato premiato con le 5 vele e il primo posto nella Guida Blu di Legambiente-Touring Club Italiano, 2007 per la tutela e la gestione saggia delle sue spiagge, il paesaggio e l’ambiente circostante.

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Sfondo Storico

Il Castello di Capalbio faceva parte della donazione all’Abbazia dei Santi Vincenzo e Anastasio a Tre Fontane 805 da Carlo Magno. 1161 è il privilegio di papa Alessandro III, che ha confermato che il possesso della stessa abbazia. Qualche anno dopo sono Aldobrandeschi per ottenere le terre di Capalbio, che alla fine del XIII secolo, vengono catturati da Orvieto.

A seguito di Capalbio passò alla Repubblica di Siena, cadendo sotto il dominio degli Orsini. Si tratta di un periodo economicamente prospero, nel corso del quale vengono effettuate importanti opere, e arricchite con pareti possesso, le case, le chiese e completa la fortezza, la cui costruzione fu iniziata da Aldobrandeschi.

In aprile 1555 le truppe spagnole del Principe di Morignano, alleato con i Medici, conquistato Siena e giugno, dopo Porto Ercole e Orbetello, Capalbio anche cadde sotto il dominio degli spagnoli. Capalbio è stato assegnato dalla Spagna a Cosimo I de ‘Medici e da questo momento il paese ha cominciato una crisi economica e demografica.

Le condizioni economiche subiscono una battuta d’arresto a causa di diversi fattori, tra cui l’insalubrità della palude, la lontananza del potere centrale, la posizione ai confini dello stato, la mancanza di una rete stradale adeguata e, infine, le incursioni dei Turchi. L’aria malsana, comunque, è uno dei più gravi problemi che affliggono la Maremma durante il XVII secolo e di fatto prende lo spopolamento a causa della malaria.

La dinastia dei Medici manterrà la sua sovranità sul Granducato di Toscana fino al 1737, quando ha estinto il ramo principale, la successione passerà ai duchi di Lorena. Nel frattempo, lo Stato dei Presidi cessa di essere un possedimento spagnolo per passare sotto il dominio degli Austriaci (1707) e poi dei Borboni (1736).

Capalbio perse la sua autonomia amministrativa, in quanto l’aggregato Manciano Leopoldo I, Leopoldo II, e nel 1842 è aggregata a Orbetello, uno status che durerà per 100 anni. Durante questo periodo, la situazione sociale disastrosa si aggiunge anche la piaga del brigantaggio che popolavano la Maremma.

Dopo la seconda guerra d’indipendenza Capalbio passa sotto il Regno d’Italia e l’agricoltura è ancora caratterizzata da grandi proprietà terriere. Nel 1952, con l’attuazione della riforma agraria, preceduto dalla creazione nel 1951 di La Maremma, vi è un moderno sviluppo del settore agricolo e nel 1960 Capalbio ottiene una propria autonomia amministrativa.

Musei e mostre

Giardino dei Tarocchi, parco-museo costruito tra il 1979 e il 1996 su un poggio nella valle di Capalbio, tra le città di Garavicchio e Pescia Fiorentina, che sorge proprio sopra la pianura maremmana. L’area contiene una serie di statue e sculture raffiguranti i Tarocchi, creato da Niki de Saint Phalle.

Capalbio Cinema International Short Film Festival, è stato inaugurato da Michelangelo Antonioni nel 1994 e da allora il festival promuove il film con un occhio al cortometraggio diretto da italiana e internazionale.
Capalbio Libri evento dedicato al piacere della lettura, che si svolge ogni anno nel mese di agosto a Capalbio nella deliziosa cornice di Piazza Magenta.